Ansia: quando è normale e quando diventa un campanello d’allarme
- Dott.ssa Maddalena Boscaro
- 23 set
- Tempo di lettura: 2 min
Cos’è l’ansia e perché la proviamo
L’ansia è un’emozione universale che tutti sperimentiamo. Può manifestarsi prima di un esame, durante un colloquio di lavoro o davanti a una decisione importante. È una risposta naturale del corpo e della mente a situazioni percepite come impegnative o rischiose.
In questo senso, l’ansia non è soltanto un disturbo: è un segnale che ci ricorda che siamo vivi, che abbiamo desideri, e che il futuro porta sempre con sé una quota di incertezza.
Quando l’ansia è utile
In piccole dosi, l’ansia ha una funzione positiva. Ci aiuta a restare vigili, concentrati e motivati. È l’energia che ci spinge a prepararci, a non sottovalutare ciò che conta davvero.
Spesso l’ansia accompagna il desiderio stesso: quando qualcosa è importante per noi, è normale provare una certa inquietudine. Non si tratta di eliminarla, ma di riconoscerla e imparare a conviverci, trasformandola in una spinta al cambiamento.
Quando l’ansia diventa un problema
Il problema nasce quando l’ansia non è più legata a un evento specifico, ma diventa una presenza costante e invasiva. In questi casi, può compromettere il benessere psicologico e la qualità della vita.
Alcuni segnali da tenere d’occhio:
insonnia o difficoltà a rilassarsi
pensieri ossessivi e ricorrenti
evitamento di situazioni quotidiane (lavoro, relazioni, spostamenti)
sintomi fisici come tachicardia, tremori, tensione muscolare
Quando l’ansia limita la libertà personale, non è più una risorsa ma una barriera: invece di proteggerci, ci imprigiona.
L’ansia come messaggio
Non sempre l’ansia intensa è solo un “malfunzionamento”. Spesso è un linguaggio del corpo e della psiche che dice: “qualcosa nella tua vita non trova posto, non viene detto, non viene ascoltato”.
Può indicare un conflitto interiore, una mancanza, un bisogno ignorato. In questo senso, l’ansia non è solo da ridurre o zittire, ma da interrogare: cosa sta cercando di comunicare? Quale parte di me chiede voce?
Quando chiedere aiuto
Se l’ansia diventa pervasiva e ti impedisce di vivere serenamente, è importante chiedere aiuto.Un percorso psicologico può offrire strumenti concreti per gestire i sintomi, ma anche uno spazio sicuro in cui dare parola al disagio e comprenderne il significato.
Per alcuni significa imparare nuove strategie di pensiero e di azione; per altri significa scoprire che dietro l’angoscia c’è sempre un desiderio che chiede ascolto e può diventare forza vitale.
Conclusione
L’ansia non è un nemico da combattere, ma un’esperienza da comprendere. Può essere una compagna che ci sostiene o una trappola che ci limita. Riconoscere i segnali, ascoltare il proprio corpo e chiedere aiuto quando serve sono passi fondamentali per ritrovare equilibrio e serenità.

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