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Trauma

Trauma

Il trauma non è soltanto un evento doloroso accaduto nel passato, ma l’impronta che quell’evento lascia nella mente e nel corpo.

A volte si tratta di un singolo episodio improvviso (trauma con la T maiuscola, come un incidente o una violenza), altre volte di una serie di micro-ferite ripetute nel tempo (traumi relazionali, abbandoni, svalutazioni).

Dal punto di vista psicoanalitico lacaniano, il trauma può essere inteso come un incontro con il Reale, qualcosa che eccede le parole e che non riesce a trovare collocazione nel simbolico. È ciò che ritorna sempre allo stesso posto, come un frammento muto che non trova linguaggio. Per questo motivo il sintomo – ansia, depressione, blocchi – spesso è la forma con cui il trauma continua a parlare.

Nella prospettiva esistenzialista, il trauma mette la persona davanti al limite della propria condizione: la fragilità del corpo, la precarietà del mondo, l’angoscia della perdita. Ma proprio da questa ferita può nascere una nuova autenticità, la possibilità di ridefinire la propria storia e di costruire un senso nuovo.

Sul piano clinico, oggi sappiamo che il trauma non è “solo nella mente”: si iscrive nei circuiti neurobiologici, nelle reazioni automatiche del corpo, nella memoria implicita. È per questo che approcci come EMDR e Flash Technique risultano così efficaci: permettono di rielaborare i ricordi traumatici, integrandoli in una narrazione nuova, riducendo la sofferenza e restituendo libertà al presente.

Il lavoro terapeutico non cancella ciò che è accaduto, ma offre la possibilità di riconoscere, attraversare e trasformare la ferita, affinché non sia più il trauma a definire la vita, ma la persona stessa a diventare autrice della propria storia.

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